L‘isolamento acustico
Come definito nelle relative norme, l‘obiettivo dell‘insonorizzazione è quello di ridurre
la trasmissione del rumore ad altri appartamenti o aree di utilizzo limitrofe. I limiti
massimi per i livelli di rumore consentiti sono definiti nelle norme VDI 4100 e DIN
4109.
La velocità di propagazione del suono negli impianti dipende dalle caratteristiche
elastiche del mezzo e, per ogni mezzo, la velocità dipende anche dalla temperatura.
La progettazione di un impianto idrico e di riscaldamento in un edificio residen-
ziale viene usualmente effettuata senza tenere in considerazione le problematiche
acustiche, che in effetti sorgono saltuariamente. Come norma generale si può affer-
mare che in un impianto ben progettato, mantenendo bassa la velocità dell’acqua
e installando tutte le tubazioni entro coppelle di materiale di adeguato spessore, si
evitano alla fonte tutti i problemi. Volendo analizzare più in dettaglio la situazione, si può
osservare che la sorgente comune di rumorosità è dovuta alla turbolenza: pertanto le
componenti più rumorose si possono identificare nella rubinetterie e nei WC. I rubinetti
ormai rispondono a requisiti dettagliati in merito alla rumorosità, mentre i WC al contrario
possono dare luogo a rumore sia durante la fase di scarico che durante la fase di riempi-
mento. È necessario quindi prendere precauzioni già in fase installativa al fine di evitare
la propagazione del suono.
Diverso è invece il caso degli impianti industriali dove la propagazione del rumore è
più rilevante. L’adozione di opportuni interventi è dunque necessaria al
fine di ridurre
tale propagazione. Come concetto generale si è osservato i condotti circolari a parità di
spessore rispetto a quelli rettangolari, danno luogo a un isolamento migliore alle basse
frequenze. L’energia può propagarsi nelle strutture in diverse forme. Nelle strutture
snelle, tipo tubi idraulici, risulta particolarmente evidente l’effetto della propagazione
delle onde sonore, in particolare se i tubi sono realizzati con materiali aventi un basso
smorzamento, come per esempio l’acciaio ( velocità di propagazione del suono
c=5000 m/s). Per interrompere la propagazione del suono è necessario quindi interve-
nire con materiali di tipo elastico, tipo gomma o elastomeri in generale che fungono da
barriera per la propagazione del suono ( velocità di propagazione del suono c=40 m/s).
In alcuni casi di condotte aerauliche è necessario invece intervenire sulle radiazioni acu-
stiche dovute alle parti vibranti. Tale fenomeno è causato dalla vibrazione dell’impianto
che si ripercuote sulle staffe di supporto. In questi casi può essere sufficiente incre-
mentare il numero di staffe al fine di garantire maggior stabilità al sistema oppure è
sufficiente posizionare una guarnizione in gomma tra il profilo di supporto e la condotta.
In generale è preferibile quindi in fase progettuale scegliere in modo accurato i compo-
nenti dell’involucro edilizio e dell’impianto.
In particolare vanno sempre evitati:
• Passaggi di canalizzazioni invase dal rumore in ambienti da mantenere silenziosi;
• Impianti ad aria ad elevata velocità;
• Raccordi a spigolo vivo
• Installazione di compressori, motori elettrici o similari, appoggiati semplicemente
su un solaio sovrastante locali abitati:
• Scelta di ventilatori o pompe che lavorino lontano dal punto ottimale;
• Adozione di tubazioni o canali troppo piccoli;
• Adozione di rubinetteria di bassa qualità;
si consiglia invece:
• Impiego di canalizzazioni circolari anziché quadrate;
• Coibentazione dei condotti e delle tubazioni;
• Rivestimento della coibentazione esterna con un layer di materiale ad alta densità;
• Riduzione delle propagazioni per via strutturale con opportuni manicotti, snodi o
gomme insonorizzanti;
• Impiego di prodotti testai dai produttori in grado di fornire dati di emissione acusti-
ca;
• Eliminazione dei sistemi funzionanti ad intermittenza e sostituzione con sistemi a
regolazione graduale.
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