Finora sono state descritte le caratteristiche posi-
tive che hanno sancito il successo delle tubazioni
in materiale plastico nelle applicazioni radianti a
pavimento. Esiste però anche un aspetto poten-
zialmente problematico delle tubazioni plastiche:
la permeabilità all’ossigeno. L’ossigeno potrebbe
tendenzialmente penetrare all’interno dei circuiti.
A causa di ciò, l’acqua dell’impianto arricchita di
ossigeno potrebbe provocare la corrosione delle
parti metalliche dell’intero sistema termico (gene-
ratore incluso), dando luogo anche alla formazio-
Il tubo PEX è senza dubbio il più utilizzato nei
sistemi radianti. Nel polimero di base utilizzato
per la sua produzione, il polietilene PE, il livello di
coesione fra le molecole che lo compongono non
è tale da garantire sufficienti prestazioni in termi-
ni di resistenza e di durata nel tempo: per questo
motivo, assume particolare importanza il proces-
so di reticolazione che aggiunge legami chimi-
ne di depositi ferrosi e di microalghe che, con il
tempo, determinerebbero malfunzionamenti e
cali della resa complessiva.
Per ovviare a questo potenziale inconveniente, in
fase di estrusione viene applicata al tubo (in posi-
zione esterna o intermedia) una pellicola realizza-
ta con una resina denominata EVOH che funge
da barriera antiossigeno. Grazie ad essa, il seppur
modesto quantitativo di ossigeno che permea
verso l’interno del tubo diviene del tutto trascu-
rabile.
co-molecolari a quelli già esistenti per accrescer-
ne le caratteristiche di resistenza meccanica e alle
alte temperature. I metodi attraverso i quali viene
realizzato questo processo di rafforzamento sono
di due tipi: chimico o fisico.
Nel primo caso, il procedimento di reticolazio-
ne avviene contemporaneamente all’estrusione
mediante l’uso di additivi chimici. Nel secondo,
Capitolo 4
Tubazioni per impianti radianti