Polifemo. Omero ne parla nell’Odissea, quando Ulisse
sbarcato in Sicilia, nella Terra dei Ciclopi, viene catturato
insieme ai suoi compagni appunto da Polifemo, figlio di
Poseidone. Intrappolato nella sua caverna che era chiusa
da un enorme masso, Ulisse, offrì del vino dolce e forte
al gigante che aveva già divorato sei dei suoi uomini. Po-
lifemo gradì il vino e promise a Ulisse un dono, a patto
di conoscere il suo nome. Ulisse rispose astutamente di
chiamarsi Nessuno e il gigante allora promise che avreb-
be mangiato per ultimo appunto Nessuno. Dopo di che
si addormentò profondamente, dando modo a Ulisse e ai
suoi compagni di piantargli un palo di olivo arroventato,
nell’unico occhio centrale. Alle urla disperate del Ciclo-
pe, gli altri giganti gli chiesero cosa stesse accadendo e
Polifemo rispose che Nessuno stava tentando di uccider-
lo, così se ne andarono pensandolo ubriaco. Al mattino,
quando Polifemo ormai cieco, fece uscire il suo gregge
dalla grotta, i greci riuscirono a fuggire aggrappandosi
ognuno al vello del ventre di una pecora che invano il
Ciclope tastava sulla schiena.
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L’Odissea è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all’opera del
poeta Omero. Narra delle vicende riguardanti l’eroe Odisseo (o Ulisse,
con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell’Iliade.
The Odyssey is one of the two great Greek epic poems attributed to
the work of the poet Homer. It tells the story about the hero Odysseus
(or Ulysses, in Latin), after the end of the Trojan War, as told in the Iliad.