Designer autodidatta, Patrick Norguet, fin dagli

esordi, si è creato un universo del tutto personale

lontano dal mondo istituzionale del design, anche

se i suoi studi, condotti presso L’Ecole Supérieure

de Design, gli hanno fornito tutte le regole

di base. Ha abbracciato tanti campi diversi, come

la scenografia, l’interior design e certamente il design.

Dal 1996 al 1998 si è occupato dell’allestimento

di vetrine ed eventi speciali per Louis Vuitton.

Da allora il rapporto con il mondo della moda e con

gli oggetti di lusso è diventato sempre più forte e lo

ha condotto a numerose collaborazioni con marchi

famosi, quali Christian Dior, Lanvin, Martine Sitbon,

Guerlain e Bally.

La sua insaziabile curiosità per i molteplici campi

di lavoro sperimentati durante il suo interdisciplinare

approccio al design, in cui ha unito aspetti

del passato con scene tratte dal presente, nel 2000

lo ha portato ad aprire il suo studio privato. Moda,

architettura e design rappresentano i suoi principali

interessi. è il suo sottile senso di innovazione,

insieme alla conoscenza tecnologica, che gli ha fatto

guadagnare una diffusa risonanza nel mondo

del design.

La “Rainbow Chair” (2000), una seduta formata

da lastre di plexiglas colorate, è un raffinato esempio

del suo concetto di rendere una moderna forma

stilistica attraverso l’uso di un materiale industriale.

Il suo eclettismo rivela però un processo progettuale

razionale: trovare una forma pura e dinamica

e considerare un oggetto nel suo ambiente.

La sua versatilità gli permette di lavorare con grandi

società come Cappellini o Artifort, come pure al

design delle showroom di Parigi e Tokyo della casa

automobilistica Renault. Il crescente numero

di impegni lavorativi, le collaborazioni con Renault,

Lancel, Lancome, Moroso gli danno l’opportunità

di esplorare nuovi territori del design.

A self-taught designer, Patrick Norguet has,

from an early stage, created a personal universe

far off from the established design world even though

his studies at L’Ecole Supérieure de Design had

supplied him with all of his trade’s basic rules. He has

embraced many fields, as varied as scenography,

interior design and of course design. From 1996

to 1998, he was in charge of the window display

and special events conception at Louis Vuitton.

Since then, his relationship with the world of fashion

and luxury goods grew stronger and led to numerous

projects with famous brand names such as Christian

Dior, Lanvin, Martine Sitbon, Guerlain, and Bally.

His insatiable curiosity for different work fields along

his cross-disciplinary approach to design, mixing

aspects of the past with scenes from the present,

has led him to open his own design agency in 2000.

Fashion, architecture and design make up his fields

of interest.

It’s his sharp sense of innovation and knowledge

of technology that has gained him widespread

recognition in the design world. His “Rainbow Chair”

(2000), a chair made of transluscent colored Plexiglas

layers is a fine example of his thoughts on how to

convey a stylish modern shape through an industrial

material.

His eclectism though, reveals a rational thought

process: finding a pure and dynamic form and

considering an object in its environment. He fully

assumes his versatility which allows him to work

with big companies like Cappellini or Artifort

as well as design showrooms in Paris or Tokyo for

the car manufaturer Renault. The constantly growing

workload, collaborations with the likes of Renault

Lancel Lancome, Moroso, provides him with

the opportunity of exploring new design territories

adding up to his already impressive body of work.