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DESIGNER E INVENTORE
Michael Neumayr è designer e sviluppa-
tore di prodotti. Nato a Salisburgo, oggi
gestisce uno studio di design pluripremiato
a Los Angeles. Inoltre, dal 2012 è anche
docente presso l’Art Center College of
Design di Pasadena. Con il suo approccio
“Form follows feeling” punta a creare pro-
dotti che creino momenti e situazioni
emozionanti per consentire alle persone
di vivere esperienze nuove.
SIGNOR NEUMAYR, SECONDO
L’ULTIMO “GLOBAL WELLNESS TRENDS
REPORT”*, ATTUALMENTE L’IDEA DI
FELICITÀ È SEMPRE PIÙ LEGATA AL
CONCETTO DI BENESSERE PSICOFISICO
E QUESTO, A SUA VOLTA, AL CONCETTO
DI SALUTE.
M. Neumayr — Viviamo chiaramente
in un’epoca dai ritmi sempre più frenetici
e sovraffollata di informazioni. Disponiamo
di più informazioni e siamo soggetti a
molto più stress, agitazione ed incertezza.
Oggi, per prenderci cura di noi stessi e
stare bene, abbiamo più che mai bisogno
di autentici luoghi di ritiro, identificabili
con la parola inglese “Bliss”. Una sorta
di beatitudine, una profonda sensazione
di calma e completezza. L’uomo desi-
dera equilibrio, energia vitale, rilassa-
mento e tranquillità.
VIENE DA QUI IL SUO CREDO
“FORM FOLLOWS FEELING”?
M. Neumayr — Per me il design e lo
spazio devono essere integrati in una
visione olistica. Forma e funzionalità sono
importanti. Ma la mia passione è creare
qualcosa che soddisfi le esigenze che
vanno oltre questi due concetti. Vorrei
creare un design per le nostre emozioni.
HA PARLATO DI AUTENTICI
LUOGHI DI RITIRO. COME PORTARE
MOMENTI DI “BLISS” NEL PROPRIO
BAGNO O NELLA PROPRIA SPA PRIVATA?
M. Neumayr — Credo che oggi ab-
biamo bisogno di luoghi dove poter rima-
nere soli con i nostri pensieri. Non parlo
di solitudine ma di luoghi dove potermi
riconnettere ai miei sensi, dove posso ri-
trovare la mia vera natura. Su questa
base, nell’ambito del concept LifeSpa,
abbiamo sviluppato AQUAMOON, una doc-
cia dal linguaggio formale talmente ridotto
da scomparire, da fondersi con l’architet-
tura dell’ambiente. AQUAMOON ha anche
una componente emotiva, i momenti di
“Bliss” a cui abbiamo appena accennato.