100%

90%

80%

70%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

100%

2015

93%

2016-17

MITSUBISHI ELECTRIC / R32: UN REFRIGERANTE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

Perché R32

Scenario

63%

2018-20

45%

31%

2021-23

2024-26

24%

21%

2027-29

2030

R32 è un gas refrigerante appartenente alla categoria

degli idrocarburi fluorurati già da tempo utilizzato nella

climatizzazione. Esso compone infatti, assieme al R125, il

fluido refrigerante ad oggi più comune nelle applicazioni di

climatizzazione, ovvero l’R410A.

Cos’é R32

Il Global Warming Potential (GWP) è l’indice che rappresenta

l’impatto che una sostanza può avere sull’effetto serra globale,

indicativo delle tonnellate di CO

2

equivalenti corrispondenti.

Esso è un indice relativo, che confronta l’impatto di 1kg di

refrigerante con 1kg di CO

2

in 100 anni.

L’R32 ha un GWP inferiore rispetto al R410A correntemente

utilizzato negli impianti di climatizzazione.

Un altro parametro spesso utilizzato è l’Ozone Depletion

Potential, ODP. Esso è indice della capacità nociva di un gas

refrigerante nei confronti dello stato di ozono presente nella

stratosfera. Già da anni la comunità internazionale è al corrente

del danno che alcune sostanze possono arrecare al livello di

ozono, che di fatto ci scherma dalla radiazione solare nociva.

Sia il gas refrigerante R410A che l’R32 non danneggiano in

alcun modo lo stato di ozono se rilasciati in atmosfera, quindi

presentano un valore ODP pari a 0.

Alla Conferenza ONU sul Clima del 2009, i governi si imposero

l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro i +2 °C

alla fine del secolo. Secondo la comunità scientifica un aumento

superiore ai +2°C della temperatura media potrebbe innescare

effetti incontrollabili sull’ecosistema terrestre. Per conseguire

questo target, il Consiglio europeo ha imposto di ridurre, entro

il 2050, le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95%

rispetto ai livelli del 1990. Il cammino tracciato dell’UE verso

un’economia a basse emissioni di CO

2

dimostra che, per

conseguire questo è necessario il contributo di tutti i settori e

di tutti i gas a effetto serra, compresi

i gas fluorurati che, nonostante

rappresentino complessivamente

nell’UE solo il 2% del totale dei gas ad

effetto serra, hanno un potenziale di

riscaldamento globale estremamente

elevato.

A causa dell’aumento della ricchezza

e della crescita della popolazione, le

vendite di prodotti e di apparecchiature

contenenti gas fluorurati sono

aumentate. Dal 1990 si è registrato

un forte aumento a livello mondiale

della produzione e dell’uso di gas

fluorurati che, se non limitato, porterà

notevoli emissioni in atmosfera.

Gli HFC costituiscono il gruppo più

comune di gas fluorurati e sono

utilizzati come refrigeranti negli impianti

di refrigerazione e di condizionamento

dell’aria e nelle pompe di calore.

Composizione

GWP (Global Warming Potential)

ODP (Ozone Depletion Potential)

L’R32 è sicuro?

R410A

50% R32 + 50% R125

2.088

0

R32

R32 puro

675

0

Phase down HFC

Appartenendo alla categoria dei refrigeranti a bassa

infiammabilità (classe 2L ISO 817) l’R32 è sicuro perché:

• Il campo di infiammabilità è molto limitato

• Non si accende facilmente: non è sufficiente uno switch dei

comuni elettrodomestici per l’accensione

• È un refrigerante a bassa tossicità

Applicando le opportune procedure l’installazione,

manutenzione e funzionamento delle unità ad R32 non

presentano rischio e pericolo.

I vantaggi

• Efficienza energetica elevata

• Riduzione della quantità di gas refrigerante utilizzata

• Impatto ambientale ridotto

• Facilmente caricabile e recuperabile in quanto gas puro

• Bassa tossicità e infiammabilità

Un’eliminazione graduale degli HFC,

che prevede fino al 2030 l’introduzione

di limiti sempre più stringenti per le

quantità di gas fluorurati che possono

essere immesse sul mercato nell’UE,

permette di realizzare importanti

riduzioni di emissioni, riducendole,

nel 2030, di due terzi rispetto al livello

attuale (circa 70 milioni di tonnellate di

CO

2

equivalente).

Inoltre il regolamento introduce,

dal 1° gennaio 2025, il divieto di

immissione sul mercato di impianti

di climatizzazione monosplit

contenenti meno di 3 kg di HFC con un

GWP di 750 o più.

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