I METODI DI BILANCIAMENTO

INTRODUZIONE

È risaputo che nel dimensionare un circuito idronico, assume particola-

re importanza il fatto che la prevalenza del circolatore sia calcolata in

modo da garantire sufficiente pressione differenziale alle unità termina-

li più svantaggiate. A causa della caduta di pressione delle tubazioni di

alimentazione, la perdita di carico per le diverse unità è minore quanto

maggiore è la distanza dal circolatore. Generalmente le unità terminali

più vicine alla pompa funzionano a una pressione differenziale troppo

elevata, rischiando, così, di generare una portata eccessiva.

Per risolvere un problema così diffuso è necessario aumentare la

perdita di carico delle unità terminali: in altre parole è necessario

introdurre una resistenza addizionale. Il valore di tale resistenza deve

essere sia noto che modificabile. Il dispositivo ideale per mettere in

pratica questa compensazione è la valvola di bilanciamento. Questo

dispositivo, inoltre, consente di verificare, durante la lettura della

portata istantanea, che la taratura sia corretta.

Prendiamo ora in considerazione il circuito rappresentato nella fig. 2.1

e supponiamo che la perdita di carico, tra la pompa e l’unità più

distante, sia di 50 kPa.

Se tutte le unità terminali sono equivalenti tra loro e, ognuna richiede

una pressione differenziale di 30 kPa (comprese le perdite di carico

relative agli accessori e alla valvola di regolazione), la prevalenza for-

nita dalla pompa deve essere almeno di 80 kPa. In questa situazione

la pressione differenziale eccedente alle unità terminali è compresa

tra 0 e 50 kPa in funzione della distanza dalla pompa.

Per compensare tale squilibrio è sufficiente inserire valvole in grado di

assorbire questa differenza. L’unica eccezione è costituita dall’unit

terminale più svantaggiata che, avendo l’esatta pressione differen-

ziale e quindi l’esatta portata, non necessita di alcuna correzione

aggiuntiva. Nella pratica, però, nonostante non sia necessaria ai fini

del bilanciamento del sistema, la valvola viene installata ugualmente

visto che la sua presenza è necessaria per l’applicazione del meto-

do di bilanciamento compensato che verr

à introdotto in un secondo

momento.

Nel caso in cui la regolazione automatica delle unità fosse realizzata

con valvola a tre vie (ad esempio una deviatrice) inserire una valvola

di bilanciamento all’interno del circuito di flusso costante, consente

di ridurre la pressione differenziale eccedente senza modificare l’au-

torità della valvola di regolazione.

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Capitolo 2

fig. 2.1

H

=

8

0

k

P

a

5

0

k

P

a

2

7

k

P

a

3

k

P

a

2

7

k

P

a