IL RECUPERO
L’unità di recupero calore è dunque composta da due ventilatori di mandata
DI CALORE
T IMMISSIONE -2°C
ARIA ESPULSIONE
ed estrazione che garantiscono il continuo ricambio d'aria tra l'ambiente e
l'esterno. Il cuore della macchina è lo scambiatore di calore dove i due flussi
d'aria di mandata ed estrazione si scambiano l'energia termica: l'aria di
estrazione, più calda, preriscalda l'aria d'immissione ottenendo un rendimento
(n) che può anche superare il 90%.
T RIPRESA 21°C
T MANDATA
18°C
L'illustrazione riporta un esemplificazione delle varie temperature, riferita al
mod. ASPIRLIGHT-BP a 150 m
3
/h, con l'umidità relativa dell'aria di ripresa al
48%; in tali condizioni il rendimento del recuperatore è pari al 90%. Nelle unità
dotate di bypass estivo, questo scambio viene escluso favorendo l'immissione
di aria fresca nelle serate estive.
IL RENDIMENTO
Il rendimento del recuperatore dipende da diversi fattori quali l’umidità relativa
ENERGETICO
dell’aria di estrazione, la portata e la differenza di temperatura tra aria esterna
(immissione) e l’aria di ripresa.
Il rendimento energetico di un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata
è inteso come il rapporto tra la differenza reale (ΔT reale) e la differenza
teorica (ΔT teorico) delle temperature dell’aria in ingresso e dell’aria in uscita.
Per contro, la temperatura reale che si può ottenere da un unit
à di recupero di
calore è data dall’efficienza di scambio termico moltiplicata per la differenza
teorica (ΔT teorico).
η = ΔT
(reale)
/ ΔT
(teorico)
=
(T aria immessa - T aria esterna)
(T aria interna - T aria esterna)
ΔT
(reale)
= η * ΔT
(teorico)
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