CHIMERA

Chimera: note sulla collezione | Chimera: notes on the collection

SUPERFICI TATTILI

SILVANA ANNICCHIARICO

Curatrice di Design

Tutto comincia con il disegno. Con la passione per il disegno. Con

l’ossessione del disegno. Disegni come ragnatele, spazi che si riempiono

ossessivamente, come in una coreografia, una ginnastica manuale, un

flusso continuo. Elena Salmistraro disegna sempre. Disegna ovunque.

Il più delle volte su fogli volanti o supporti casuali. Disegna prima di

tutto con penna o matita. Solo in un secondo momento entrano in gioco

i colori. Spesso - come faceva anche Alessandro Mendini - disegna

“mostri”: forme che affascinano e insieme inquietano, forme che

rompono i canoni. Più il segno è denso, contorto, più la verità che lo ha

generato è evidente. Disegnare, per Elena, è un gesto intimo. Rilassante.

È terapeutico. E ha una ineguagliabile forza comunicativa. Perché con

il disegno si dà forma alle idee: si mette in forma il mondo e al tempo

stesso si mette a nudo se stessi. Proprio questa passione, unita a

un naturale talento in campo grafico, ha guidato Elena Salmistraro

nel progetto che ha realizzato per CEDIT: una serie sperimentale di

lastre in ceramica prodotte utilizzando una tecnica decorativa ad

alta definizione, in 3D. L’obiettivo esplicito è quello di lavorare sulle

superfici per andare oltre la loro congenita piattezza e far emergere

una nuova tridimensionalità, sia visiva che tattile, tale da attenuare e far

dimenticare il senso di freddezza e di uniformità che talora gli oggetti in

ceramica inevitabilmente emanano.

Elena Salmistraro considera da sempre la ceramica un materiale

democratico, vista la sua accessibilità e le infinite possibilità di plasmare

la materia che essa consente. Con la ceramica Salmistraro ha cominciato

a lavorare e sperimentare molto presto, subito dopo la Laurea al

Politecnico di Milano nel 2008. Entrata in contatto con piccole aziende

di alto artigianato artistico, specializzate in produzioni di piccole serie,

si è fatta le ossa con progetti che esigevano la lavorazione a mano di

ogni dettaglio, e rifiniture di alto valore sia artistico che economico.

Le grandi aziende e le gallerie sono arrivate dopo: e anche qui Elena

ha perseguito con coerenza il suo progetto di rendere unici gli oggetti

seriali, e di coniugare l’aspetto artistico con quello più specificamente

industriale. I vasi di ceramica Primates, a forma di scimmia, nascono da

questo metodo e da questa intenzione: vogliono essere emozionanti,

sorprendenti, amichevoli. Antiminimalista e iperfigurativa, giocosa,

54 | 55