Il pericolo Legionella

Nell’acqua potabile possono proliferare batteri responsabili di infe-

zioni nocive per l’organismo umano.

Tra questi, il più famoso e pericoloso è il batterio Legionella pneu-

mophila, causa dell’infezione polmonare Legionellosi, detta anche

“Malattia dei legionari”.

È stato isolato e identificato per la prima volta nel 1976, a seguito

di una grave epidemia (221 persone contrassero questa forma di

polmonite precedentemente non conosciuta e 34 furono i decessi)

avvenuta in un gruppo di ex combattenti dell’American Legion (da qui

il nome della malattia), che avevano partecipato ad una conferenza in

un hotel di Philadelphia, negli Stati Uniti. La fonte di contaminazione

batterica fu individuata nel sistema di aria condizionata dell’albergo.

La legionella è un batterio presente negli ambienti naturali e artificiali:

acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, terreni.

Da questi ambienti essa raggiunge quelli artificiali come condotte

cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane

e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del

microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la

salute umana.

L’uomo contrae l’infezione attraverso aerosol, cioè quando inala

acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una suffi-

ciente quantità di batteri; quando quest’acqua entra a contatto con

i polmoni di soggetti a rischio, insorge l’infezione polmonare. Finora

non è stata dimostrata la trasmissione interumana diretta.

Una polmonite da legionella non si distingue da altre forme atipiche o

batteriche di polmonite, ma è riconoscibile dalle modalità di coinvol-

gimento degli organi extrapolmonari. La malattia è letale nel 5-15 %

dei casi.

La European Legionnaires’ disease Surveillance Network (ELDSNet)

esegue il monitoraggio europeo della legionellosi in Europa dal 2010

ed è coordinata dalla European Centre for Disease prevention and

Control (ECDC). Tutti gli Stati Membri della UE, oltre ad Islanda e

Norvegia, partecipano a questo network, mediante epidemiologi o

microbiologi nominati dalle autorità sanitarie pubbliche nazionali.

La ELDSNet collabora inoltre con partner come l’Organizzazione

Mondiale della Sanità, le autorità della sanità pubblica degli Stati

extra UE e tour operator.

L’ultimo report ELDSNet, presentato a Stoccolma nel 2016

4

, si basa

sui dati di monitoraggio della legionellosi raccolti fino al 2014. Con

riferimento alla tabella in fig 1.3 e alle figure 1.4, 1.5, 1.6, il rapporto

epidemiologico conferma la Legionellosi come una delle patologie più

pericolose in Europa per l’organismo, avente come fonte, nel 91 % dei

casi, gli impianti idrici di acqua calda e fredda. Il numero di segnalazioni

nel 2014 è stato il più alto mai registrato. I principali fattori di rischio

che favoriscono la malattia sono: età avanzata (75-80 % delle vittime

sono oltre 50 anni), il fumo, immunodeficienza, sesso maschile

(60-70 %), patologie cronico-degenerative. Le grandi epidemie, come

quella verificatasi in Portogallo nel 2014 per contaminazione da

una torre di rafferddamento, ricordano le s

fide da affrontare per la

prevenzione e il controllo della Legionellosi, specialmente tramite il

miglioramento delle pratiche di manutenzione.

NUMERO E RAPPORTO DI CASI DI LEGIONELLOSI OGNI 100 000 ABITANTI PER STATO E ANNO, UE/EEA, 2010-2014

12 - 13

Capitolo 1

L’evoluzione della distribuzione sanitaria: salute ed efficienza energetica

NOTE

4

European Centre for Disease Prevention and Control. Rapporto

epidemiologico annuale 2015. Legionellosi. Stoccolma: ECDC; 2016.

© European Centre for Disease Prevention and Control, 2016.

UE/EEA

2010

Casi Rapporto

2011

Casi Rapporto

2012

2013

Casi Rapporto Casi Rapporto

Dati

nazionali

Tipo di

report

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

C

-

2014

Casi

Rapporto

denunciati

110

1

1

108

158

2,8

2,6

116

8

0,6

0,6

7

10

0,2

0,2

9

1348

2

2

1325

833

1

0,9

606

27

0,2

0,2

26

32

0,3

0,3

31

4

1,2

1,3

2

8

0,2

0,2

8

1476

2,4

2,1

1435

38

1,9

1,9

23

-

-

-

-

Austria

Belgio

89

Bulgaria

1

0

0

0

0

0

1

0

Y

PSE

Casi

confermati

1,4

122

1,8

167

1

1

1

1

25

0,6

0,5

25

6

0,7

0,8

6

80

-

-

-

-

-

-

16

Croazia

Cipro

Repubblica Ceca

Danimarca

133

Estonia

0

0

7

0,4

Y

0,7

Y

0,6

Y

113

2

Y

2

38

0,2

1

0,4

57

2,4

123

0,1

7

0,8

0,5

56

0,5

2,2

127

2,3

0,5

3

0,2

0,2

10

0,2

1,8

1298

2

1262

1

0,8

101

1,2

79

0,7

133

1,6

200

1,8

Finlandia

24

Francia

1540

Germania

688

Grecia

9

Ungheria

60

Islanda

2

Irlanda

11

Italia

1238

Lettonia

6

Lietchenstein

-

-

-

-

-

-

-

-

-

0,4

9

2,4

1170

0,8

637

0,1

18

0,6

37

0,6

3

0,2

7

2,1

1021

0,3

49

0,8

628

0,2

29

0,4

33

0,9

2

0,2

15

1,7

1346

2,4

48

0,8

811

0,3

38

0,3

29

0,6

-

0,3

14

2,3

1363

2,3

34

1

Y

0,3

Y

0,3

Y

Lituania

1

0

2

Lussemburgo

10

2

6

Malta

6

1,4

9

Paesi Bassi

466

2,8

311

Norvegia

48

1

33

Polonia

36

0,1

18

Portogallo

128

1,2

89

Romania

1

0

1

0

3

0

1

0

Slovacchia

4

Slovenia

58

Spagna

1150

Svezia

100

Regno Unito

376

UE/EEA

6305

NOTE

0,1

7

2,8

44

2,5

706

1,1

127

0,6

251

1,3

4923

1

5848

104

1,2

100

1,2

Y

84

0,8

155

1,4

Y

0,1

1,2

2,2

1,9

0,7

0,1

6

0,1

3,9

77

3,7

2,1

815

1,7

1,1

122

1,3

0,6

331

0,5

1,1

5849

1,1

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

Y

C

-

C

8

0,3

5

0,9

9

2,1

0,3

6

0,9

4

-

9

0,1

4

2,1

81

1,5

972

1,3

102

0,4

401

Molti paesi hanno registrato un rapporto di segnalazione inferiore a 0,5, molti persino inferiore a 0,1 casi su

100.000, una situazione rimasta invariata negli ultimi cinque anni e che risulta molto improbabile che rifletta la re-

ale incidenza della legionellosi in questi paesi. La priorità di risolvere questa differenza apparente nel monitoraggio

è quella di assistere i paesi con valori di segnalazione inferiori a uno per ogni milione di abitanti al fine di migliorare

sia la diagnosi che la segnalazione della legionellosi.

fig. 1.3

9

0,3

1

0

5

1

7

1,3

4

1

2

0,5

304

1,8

308

1,8

25

0,5

40

0,8

348

2,1

2

327

51

1

1

41

12

0

0

10

588

5,6

5,5

557

1

0

0

1

14

0,2

0,3

14

59

2,9

2,7

59

925

2

1,9

916

136

1,4

1,3

95

370

0,6

0,6

356

6943

1,4

1,2

6412

PSE: Percentuale standardizzata per età

0

8

0

11

0

0,8

140

1,3

94

0,9

RAPPORTO CONFERMATO DI CASI DI LEGIONELLOSI OGNI 100 000 ABITANTI PER STATO, UE/EEA, 2014

Rapporto di notifica

0.00

0.01-0.32

0.33-0.91

0.92-1.56

1.57-2.86

2.87-5.64

Nessun dato

Non incluso

6

67

10

15

0,8

Y

0,3

Y

1,9

Y

-

Y

0,3

Y

2,3

Y

1,7

Y

fig. 1.4