Il trattamento dell’aria esterna

Aria di rinnovo

Si definisce aria di rinnovo la quantità di aria presa direttamente dall’e-

sterno per purificare l’aria degli ambienti interni, la cui entità dipende dai

seguenti fattori:

• Numero di persone che dovrebbero occupare i locali.

• Volume dei locali.

• Età delle persone.

• Condizioni igieniche e metaboliche delle persone.

• Tipo di lavoro svolto dalle persone nell’ambiente.

• Eventuale presenza di fumatori.

• Destinazione d’uso del locale.

• Eventuali normative igieniche locali.

Aria di circolazione

Alla base di ogni considerazione sui processi tecnici della climatizzazione

dell’aria per il comfort umano, vi è l’esame degli scambi di calore e di

contenuto igrometrico esistenti fra l’organismo umano e l’ambiente cir-

costante e quindi il mantenimento delle condizioni da realizzare affinché

detti scambi (di calore sensibile e latente) si attuino senza difficoltà con il

massimo benessere fisico da parte dell’organismo. In generale lo scopo

dell’impianto di climatizzazione è il mantenimento di ottimali condizioni

di temperatura ambiente, umidità relativa dell’aria, velocità di movimento

dell’aria e purezza dell’aria indipendentemente dalla fluttuazione delle

condizioni esterne. Per conseguire detto scopo, gli impianti di climatiz-

zazione trattano opportunamente delle quantità d’aria per mantenervi le

condizioni desiderate di temperatura ed umidità relativa. Viene definita

aria di circolazione quella immessa in ambiente a seguito di un oppor-

tuno trattamento.

Aria viziata

Dall’organismo umano e dai vestiti sono prodotte alcune sostanze orga-

niche volatili, la cui percezione viene definita odore. È soprattutto in base

a queste sostanze che negli ambienti chiusi si percepisce un vero e pro-

prio senso di disagio da parte degli occupanti generalmente chiamato

“aria viziata”. Per questo motivo è essenziale rinnovare l’aria dell’am-

biente.

Aria esterna

La minima quantità di aria esterna da immettere negli edifici per garan-

tire la salubrità degli ambienti medesimi e quindi il benessere dei suoi

occupanti, viene definita dalle A.S.L. L’immissione di tale quantità di aria

esterna, determina sull’impianto di climatizzazione un aumento delle po-

tenze necessarie per portare l’aria esterna a caratteristiche termoigrome-

triche prossime a quelle dell’aria ambiente con conseguente aumento dei

costi di gestione impiantistici.

Qualsiasi impianto di climatizzazione sprovvisto di ricambi d’aria non è in

grado di garantire le minime condizioni di salubrità e di comfort ambiente

ed è causa della proliferazione di batteri e microrganismi.

Oggigiorno la richiesta del mercato è sempre più orientata verso gli im-

pianti che siano in grado di garantire tutto ciò.

RESIDENZIALE / INTRODUZIONE

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