Per accedere al Superbonus è necessario effettuare una completa sostituzione del precedente impianto a favore del nuovo e gli interventi
effettuati devono assicurare, nel loro complesso, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, o se non possibile, il
conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da parte
del tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.
La detrazione si applicherà sulle spese documentate e rimaste a carico del contribuente sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre
2025 in percentuale variabile dal 110% al 65% in base alle indicazioni di legge, da ripartire tra gli aventi diritto in quattro quote annuali
di pari importo.
La Legge di Bilancio stabilisce tutti gli interventi ammessi nel Superbonus.
Nel dettaglio possono essere elencati in:
1 Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio
con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di
edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
2 Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti
centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza
almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati
all’installazione di impianti fotovoltaici, ovvero con impianti di micro-cogenerazione o a collettori solari.
Nota. I parametri possono subire variazioni in base agli aggiornamenti delle normative vigenti.
L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello
di efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono sostenute per:
la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi);
l’installazione di pannelli solari;
la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Si rimanda al sito dell’Agenzia delle Entrate per i dettagli e la fattibilità di ogni singolo intervento.
Chi può richiedere l’Ecobonus
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che
possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento.
In particolare, sono ammessi all’agevolazione:
le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
le associazioni tra professionisti;
gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
I titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali da essi utilizzati
nell’esercizio della loro attività imprenditoriale.
Tra le persone fisiche possono fruire dell’agevolazione anche i titolari di un diritto reale sull’immobile, i condòmini, per gli interventi
sulle parti comuni condominiali, gli inquilini, coloro che hanno l’immobile in comodato.
Sono inoltre ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la realizzazione degli interventi e questi non siano
effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa:
il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado
e affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.
Le detrazioni sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, dagli enti aventi le stesse
finalità sociali dei predetti istituti, dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Per richiedere gli ecoincentivi si rimanda alla Guida dell’Agenzia delle Entrate dedicata alle Detrazioni per la riqualificazione
energetica.
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