Intervista

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Fondato dall’architetto Dieter Sieger, oggi lo stu-

dio di design, uno dei più famosi al mondo nel

segmento bagno, è gestito dai suoi figli Michael e

Christian Sieger. A sieger design dobbiamo serie

di successo quali 2nd floor, Darling New, X-Large

e Happy D.2. Il gruppo creativo collabora anche

con marchi quali Lamy, Ritzenhoff e Fürstenberg.

sieger design

Tutto scorre

Se oggi Duravit porta vita nei bagni in tutto il mondo, lo si

deve molto alla collaborazione con Dieter Sieger. Nel 1990,

con la sua serie per il bagno “Darling” per Duravit, ha fissato

gli standard per i bagni di design. Il successo ha modificato

un intero settore.

sieger design è considerato uno specialista dei bagni.

Anche Lei si vede così?

M. Sieger: Se sieger design deve essere associata ad un settore produttivo,

allora è sicuramente il bagno. Infatti il bagno è l’ambiente della casa di cui

ci occupiamo costantemente da oltre 30 anni. Non credo esista un altro

studio di design al mondo che si occupi da così tanto tempo e continuativa-

mente del settore dei sanitari o del bagno.

Il vostro motto è “Tutto scorre”. Cosa vuole indicare?

M. Sieger: Credo che sia la peculiarità del nostro mestiere porsi costante-

mente le domande su dove andiamo, come cambieranno le cose in futuro.

Nulla è e rimane così com’è. Negli ultimi anni, i processi hanno subito una

ulteriore accelerazione. E tutti i giorni ci confrontiamo con questa trasfor-

mazione.

Un altro tema di sieger design è la sostenibilità.

C. Sieger: Vogliamo sensibilizzare l’industria, che è colei che indirizza

l’offerta al cliente, a riflettere sul tema della sostenibilità. Il prodotto

migliore è infatti quello che in realtà non produciamo più. Si tratta quindi

di realizzare prodotti buoni e di valore, che non solo qualitativamen-

te durino il più a lungo possibile, poiché questo lo fanno anche molti

prodotti di prezzo più basso, ma di cui possiamo godere per molti anni.

Oggetti che siano divertenti, che sostengano il nostro modo di vivere,

che sia anche possibile modificare per

non doverli sostituire troppo spesso.

Semplicemente, l’umanità non può più

permettersi di consumare tante risorse

come abbiamo fatto fino ad ora.

Happy D. è ancora un best-seller e

nel 2013 è stata reinterpretata. Come

affrontate il processo di perfezionare e

migliorare ulteriormente un qualcosa

che vanta già una tradizione?

M. Sieger: È una opportunità molto inte-

ressante quella di ridisegnare prodotti

creati anni prima. L’originale Happy D.

è sicuramente ancora un prodotto ecce-

zionale, ma il mercato e le abitudini

sono mutati. I prodotti sono diventati più

sottili e più leggeri. Stiamo vivendo un

cambiamento di paradigma: in passato il

prodotto pregiato e costoso doveva essere

pesante e doveva essere utilizzato molto

materiale per la sua costruzione. Credo

che in futuro sarà diverso. Sono piuttosto

considerati beni di lusso prodotti partico-

larmente leggeri, per cui viene impiegato

poco materiale.

Cosa è per Lei il lusso in bagno?

M. Sieger: Il mio lusso personale in bagno

è che praticamente non ho più una stanza

da bagno vera e propria. Non perché io

non mi lavi più, ma perché il mio bagno

si fonde in uno spazio unico con la came-

ra da letto e lo spogliatoio, così come è

successo con la cucina, che ora forma

un’unica stanza con la sala da pranzo o

il soggiorno. In questo spazio posso con-

tinuare a chiacchierare con mia moglie

steso a letto, mentre lei è ancora davanti

al lavabo. Questo spazio aperto costituisce

per me un lusso quotidiano perché ci per-

mette una maggiore comunicazione.

“Sfidare l’apparentemente

impossibile per ottenere lo

straordinario.”

Michael Sieger

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