Intervista

Con Luv Cecilie Manz inizia un nuovo capitolo del design

scandinavo. La sua serie per il bagno per Duravit dall’ele-

ganza nordica ha le migliori possibilità di diventare

un classico moderno.

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Designer of the year

2018

Nel 2017 la famosa rivi-

sta danese “BO BEDRE”

ha nominato Cecilie Manz

“Designer of the year”.

Signora Manz, lei è famosa per i

suoi prodotti di design essenziali e

senza tempo. A lei personalmente

quali piacciono?

Un buon esempio sono le sedie, perché

ognuno di noi può immediatamente

percepire la qualità del loro design, dato

che ogni giorno trascorriamo molte ore

seduti. Attorno al tavolo da lavoro nel

mio studio ci sono otto sedie totalmente

diverse e ciascuna ha dimostrato a suo

modo di essere intramontabile.

Ogni giorno si siede su

una sedia diversa?

No, mi siedo perlopiù sulla stessa,

un classico di Kaare Klein, che è stato il

padre del design danese. Non è esatta-

mente il mio stile, ma l’ho ereditata da

mia nonna e l’ho utilizzata fin da bambi-

na. Mi piace.

Come si progetta un classico?

Di cosa ha bisogno il design per

superare mode e tempo?

Non si può progettare l’intramontabilità,

dato che solo il tempo può dimostrare

quale prodotto e quale design siano così

senza tempo da essere meravigliosi anche

dopo anni. Non esiste una ricetta infalli-

bile. Quindi al designer non rimane altro

che considerare singolarmente ogni inca-

rico ed eseguirlo al meglio.

Come svolge questo lavoro?

Il mio processo di design inizia sempre

con una risma di carta da disegno, il mio

righello preferito e una matita. A volte

inizio con un lavoro autoimposto, a volte

con un briefing di 20 pagine, ma mi

chiedo sempre: che personalità ha questo

prodotto? Qual è il concetto fondamentale

che devo imprimergli? Qual è il nucleo?

E poi inizio a disegnare.

“Nella serie

Luv si

nasconde un

pezzo

di natura“

Da dove nascono le sue idee? Come e dove trae ispirazione?

La risposta è allo stesso tempo facile e difficile, perché io sono come una

spugna che assorbe e filtra in continuazione consistenze, superfici, colori

e forme, che prima o poi compaiono nei miei lavori.

Ha già disegnato tavoli, altoparlanti, lampade e tessuti, per cui ha

ricevuto molti premi prestigiosi. Però Luv è il suo primo progetto con

la ceramica sanitaria. Cosa l’ha stimolata in questo incarico?

Lavoro volentieri con e per aziende specializzate in un determinato settore

e Duravit è sicuramente un esperto riconosciuto della ceramica per il bagno.

Inoltre, la ceramica fa parte della mia storia personale, perché i miei genitori

avevano un piccolo laboratorio di porcellana in una zona rurale, in cui pro-

ducevano ceramiche per uso domestico e oggetti d’artigianato. Sono quindi

cresciuta fra torni e forni di cottura e mi guadagnavo parte del denaro per le

mie spese facendo piccoli lavori in laboratorio.

In Luv c’è qualcosa che Lei ha preso dai suoi genitori?

Ho trascorso davvero molte ore accanto a mio padre guardandolo mentre

cercava di imprimere una curva perfetta ad uno stampo di gesso. E doveva

essere veramente perfetta perché poi da quello stampo sarebbero state

realizzate moltissime ciotole. Allo stesso modo, io oggi lavoro a lungo di

lima per realizzare la forma perfetta. Un’altra fonte di ispirazione è questo

sasso che le correnti marine e la sabbia hanno levigato: la natura gli ha

dato una forma dalle straordinarie caratteristiche estetiche e una parte è

presente nella serie Luv.

È veramente molto bello. Da dove viene il sasso?

Dalla costa del Baltico, dove abbiamo una piccola casa di vacanza sul mare.

Quando cammino sulla spiaggia non posso fare a meno di raccogliere ciot-

toli che sono stati plasmati dalla natura. Conosco molte altre persone che

come me non possono resistere a questa bellezza naturale. Ed è proprio

questa sensazione che ho voluto imprimere a Luv.

Come una bacinella

piena d’acqua

poggiata su un

tavolo: Cecilie Manz

disegna Luv.

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