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Tubo in polietilene reticolato a 5 strati specifico per impianti di
riscaldamento radiante ottenuto da speciali resine HMW-HDPE.
La reticolazione tramite perossidi avviene durante il processo
di lavorazione. Lo stabile legame di unione delle catene di poli-
mero adiacenti crea una struttura 3D molecolare che conferisce
elevata resistenza alla pressione e corrosione e alla temperatu-
ra. Tubo realizzato in conformità agli standard europei previsti
nella norma EN ISO 15875 e certificato dal protocollo HR 3.2
dell’istituto SKZ. Dotato di barriera all’ossigeno EVOH secondo
norma DIN 4726.
Lo strato superficiale in polietilene, protegge efficacemente la
barriera EVOH da eventuali urti ed abrasioni, garantendo nel
tempo le caratteristiche di impermeabilità all’ossigeno. Si ha
quindi una miglior protezione degli elementi dell’impianto sot-
toposti ad ossidazione ed una minore possibilità di sporcamen-
to. La struttura composita del tubo PLEISTAR garantisce elevati
gradi di flessibilità e quindi maggiore facilità di posa, senza
modificare le caratteristiche idrauliche e fisiche del tubo.
CONDIZIONI DI PROVA A PRESSIONE
PROCEDIMENTO CONFORME NORMA UNI EN 1264 PARTE 4:
Il tubo PLEISTAR è costituito da una struttura compatta di 5 strati:
• strato interno, in PE-Xa, polietilene ad alta densità reticola-
to con metodo a perossidi;
• strato in materiale polimerico altamente adesivo;
• strato intermedio, costituito da alcune decine di micron di
EVOH ovvero etilen-vinil-alcool, un copolimero che funge
da barriera antidiffusione dell’ossigeno. Questo evita il pro-
blema dell’ossigenazione dell’acqua e la conseguente os-
sidazione e corrosione dei componenti metallici che costi-
tuiscono l’impianto, oltre alla formazione di alghe e micro
organismi;
• strato in materiale polimerico altamente adesivo;
• strato protettivo in polietilene.
Prima del getto del massetto, i tubi devono essere sottoposti al controllo della tenuta mediante un prova in pressione ad acqua. La pressione di prova dev’essere il
doppio della pressione di esercizio, con un minimo di 6 bar. L’assenza di perdite e le pressioni di prova devono essere specificate in un resoconto di prova vidimato
da tecnico abilitato e corredato da opportuna documentazione fotografica. Se sussite il rischio di gelo, la prova dev’essere eseguita con opportuni prodotti antigelo o
condizionando l’edificio. Se l’uso normale dell’impianto non prevede l’impiego di prodotti antigelo, questi devono essere drenati ed i circuiti puliti con almeno 3 cambi
d’acqua. La prova deve durare almeno 24h. Sono consentite perdite di carico inferiori a 0,2 bar.
Tale procedura è obbligatoria ai fini del riconoscimento della garanzia sui difetti di fabbricazione del prodotto.
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