Personalizzare le
proposte.
Le strutture socio sanitarie devono essere in grado di offrire le so-
luzioni più adatte alle molteplici esigenze dei propri ospiti, ognuno
dei quali afflitto da differenti problematiche. Realizzare un ambiente
sicuro significa ricorrere a dotazioni tecniche la cui efficacia può
essere misurata attraverso il monitoraggio dei risultati auspicati, tra
i quali la riduzione del carico di lavoro per gli operatori ed il miglio-
ramento della qualità di vita degli ospiti. Progettare in modo che
tutti possano utilizzare gli stessi oggetti, godere degli stessi servizi e
muoversi negli stessi spazi deve essere il fine da perseguire, il ricor-
so alle tecnologie e l’adozione di soluzioni innovative il mezzo con
cui raggiungere questo obiettivo.
Tra le diverse casistiche di ospiti, riscontrabili nelle strutture socio-as-
sistenziali, una delle più complesse è costituita dai pazienti affetti da
demenza. Questa particolare patologia determina un grave declino
delle facoltà mentali che riduce la capacità di interazioni sociali po-
sitive anche su pazienti non particolarmente anziani e fisicamente
efficienti. Il carico psicologico ed organizzativo che ne deriva può es-
sere affrontato con trattamenti farmacologici (con importanti effetti
collaterali ed innalzamento dei costi) oppure lavorando sull’ambien-
te, ricorrendo ad esempio alla cromoterapia ed alla musicoterapia.
Molte ricerche dimostrano infatti come il blu ed il verde siano co-
lori riposanti e, dando la sensazione che la stanza sia più grande,
possano contribuire nel ridurre la pressione arteriosa e l’attività del
sistema nervoso centrale, aiutando il paziente a mantenere la cal-
ma riducendone l’aggressività. Il rosso aumenta l’attività delle onde
cerebrali, sembra ridurre le dimensioni di una stanza, aumenta la
temperatura percepita e si può usare quando si desidera ottenere
l’attenzione di un individuo affetto da sindromi come l’Alzheimer o
la demenza. È un colore adatto per piatti e posate in quanto offre un
buon contrasto con il cibo e stimola l’appetito.
La musicoterapia - l’uso della musica per realizzare obiettivi indivi-
duali entro una relazione terapeutica - sembra essere un metodo
promettente per ridurre l’agitazione nei pazienti con demenza.
Accorgimenti di questo genere, soprattutto in relazione alla cromo-
terapia, possono essere utili anche nelle strutture di lungodegenza
dove sono ricoverati pazienti con disabilità mentali (strutture resi-
denziali psichiatriche) ed anche nelle strutture che sostituiscono gli
O.P.G. - Ospedali psichiatrici Giudiziari - ossia le R.E.M.S. - residenze per
l’esecuziOne delle Misure di sicurezza.
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Healthcare Design
© Ponte Giulio
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2021-22
Tra i pazienti affetti dalle sindromi appena descritte esistono trat-
ti comuni come ad esempio la violenza; per tale ragione devono
essere difesi dall’ambiente e dalle attrezzature in esso contenute,
adottando diversi gradi di controllo fino alla detenzione, piuttosto
che assistite come nel caso delle REMS.