Ospitalità Inclusiva

Il tema dell’inclusività in ambito turistico riguarda i modi e le forme

di un’accessibilità allargata che possa consentire ad ogni ospite

di essere protagonista attivo della propria esperienza turistica.

Questo approccio assume anche un valore etico perchè chiunque

possa vedere riconosciuto il proprio diritto alla vacanza ed al

tempo libero.

Gli enti pubblici, gli architetti, i progettisti, e tutti gli individui coinvolti

a vario titolo nell’operatività della costruzione o della configurazione

delle strutture, devono considerare gli aspetti legati alla funzionalità.

Camminare, salire le scale, afferrare oggetti, sollevare pesi, vedere,

sentire, percepire sono tutti aspetti che dovrebbero guidare una

corretta progettazione quindi la

realizzazione di edifici ed oggetti

che rispondano ai bisogni di ognuno.

Il rispetto di leggi e norme non basta, ovvero non è suf

ficiente

per rendere una struttura ospitale ed accessibile; esistono contesti

che non sono adeguati alle esigenze di tutti,

nel rispetto delle

diverse età, condizioni di salute, genere, cultura, lingua, stile di

vita o religione.

La facilità con cui oggi chiunque riesce a viaggiare ha determinato

l’affermarsi di una variegata categoria di turisti che evidenziano

esigenze ed interessi anche divergenti:

gli anziani, le famiglie

con bambini, le persone con intolleranze o allergie e quelle con

limitazioni fisiche, gli sportivi le coppie o gruppi di amici potranno

avere necessità che non coincidono. È per tale ragione che il

concetto di “ospitalità inclusiva”, ovvero di “turismo accessibile”,

che non ha un diretto collegamento alla disabilità, quanto

piuttosto alle differenze e alle esigenze che distinguono un ospite

dall’altro, assume la connotazione di valore che porta vantaggi sia

a chi può usufruire del servizio sia a coloro i quali lo forniscono.

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