Prima - Negli anni 60 gli spazi destinati al
bagno erano quasi sempre il risultato di
quanto lasciato libero dalla camera che
doveva essere ampia e regolare.
Il piatto doccia 90x90 posto nell’angolo ha
evidenziato le irregolarità dell’ambiente
obbligando la realizzazione di un muretto di
compensazione.
Dopo - La progettazione su misura del
piatto e del lavabo ha consentito di
regolarizzare tutto il bagno offrendo
sia misure più generose alla doccia che
un’immagine fresca e ordinata a tutto il
servizio.
Prima - Uno spazio piccolo e irregolare
ha obbligato la scelta di un piatto ridotto
per agevolare l’uso del vaso posto proprio
davanti alla doccia. L’irregolarità di un lato
ha comportato la costruzione edile di una
parete interna alla doccia per cercare di
compensare la forma standard del piatto.
Il lavabo posto in prossimità della porta ne
ha condizionato le misure e l’uso.
Dopo - L’adozione di un piatto doccia ed
un lavabo in solid surface ha consentito di
sfruttare al meglio la superficie del bagno.
La doccia è più grande ed il lavabo più
accogliente e comodo.
Prima - La superficie irregolare condiziona la
distribuzione degli elementi nel bagno.
L’unica soluzione per installare un piatto
nella zona prevista per la doccia, imponeva
di “squadrare” la parete “rotonda” al
fine di
utilizzare la più adatta dimensione standard
del piatto, con il risultato di penalizzare
l’aspetto.
Dopo - La soluzione è stata quella di
eliminare le finte pareti ed i muretti di
compensazione per avere a disposizione
tutta la dimensione del lato.
Il “solid surface” consente di plasmare
oggetti capaci di sfruttare al meglio angoli e
spigoli creando oggetti unici ed esclusivi di
assoluto pregio.
Sia la doccia che il lavabo sono stati
“incastonati” nella parete rendendo
migliore e più accattivante l’uso del bagno
in generale.
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