ARCHEOLOGIE

Archeologie: note sulla collezione | Archeologie: notes on the collection

viaggio archeologico dell’artista alla ricerca della memoria del mondo; un

viaggio che va però in senso inverso rispetto a quello dell’archeologo per

il quale il frammento - elemento fondamentale poiché svela la traccia del

passato - è il punto da cui prende avvio il tentativo di ricostruzione della

storia. Per Guerzoni, invece, il frammento è il punto di arrivo della ricerca,

la meta verso cui tende il suo indagare la superficie, il suo addentrarvisi in

profondità, sfogliando le incrostazioni del tempo e della memoria. Come

grandi pagine di un libro da cui affiorano fragili sinopie, forme larvali il

cui senso si è perso nella storia per lasciare solo tracce fugaci, incerte

morfologie ambigue e misteriose.

E da esse prende avvio il viaggio della mente dell’artista-

archeologo, viaggio avventuroso nel labirinto inestricabile della mente

a disseppellire ciò che è nascosto, mischiando le carte in una perenne

contaminazione delle immagini, della memoria, dei segni, delle tracce,

alla ricerca di un senso che, come appare, immediatamente si perde,

si confonde nel tempo e ridiventa sogno, immaginario viaggio nel

fantastico e nel meraviglioso.

E così avviene nel trittico realizzato per CEDIT, che ha offerto

all’artista una nuova sfida: trasferire su un materiale per lui inconsueto -

straordinarie lastre di ceramica di grandi dimensioni - la “sua” immagine,

le tracce e i frammenti di una parete dimentica su una parete reale, senza

che tale tautologia tradisca il senso profondo della pittura, la sua magia

immaginifica di linee e colori, fondamento dell’immagine.

E l’artista ne è pienamente cosciente. Parla di “azzardo” Guerzoni;

azzardo che è cimento, atto temerario, pericoloso, rischioso.

Ecco la sfida. Felicemente vinta dall’artista, che in queste grandi

pareti porta un rinnovato piacere del gesto pittorico, non più trattenuto

e come assorbito dalla densa e accidentata superficie cromatica ma

liberato, e quasi voluttuosamente accentuato.

Nei grandi ed impegnativi lavori realizzati per CEDIT, l’artista

emiliano giunge ad una nuova e compiuta definizione pittorica, cosicché

nell’architettura delle superfici trovano poetico punto d’incontro le due

componenti fondanti la sua ricerca, la complessa e meditata idea della

composizione e la liricità del colore.

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