12

SEMPLICEMENTE, IL CLIMA PERFETTO.

tamento di energia da fonti rinnovabili, fruibilità

degli spazi, sono tutti risvolti positivi che rendo-

no “l’impianto invisibile” sempre più diffuso nella

nuova costruzione come nella ristrutturazione.

Nei prossimi capitoli saranno presentate le varie

COMFORT D’ECCELLENZA

Per definizione, una persona si trova in stato di

benessere - o, con espressione ormai comune, di

comfort - quando non percepisce nessun tipo di

sensazione fastidiosa ed è quindi in una condizio-

ne di neutralità assoluta rispetto all’ambiente cir-

costante.

Quando si pensa al concetto di comfort di un am-

biente climatizzato è frequente osservare che il

pensiero va subito a focalizzarsi sulle sensazioni di

caldo, di freddo e di umidità. Tuttavia, il concetto di

comfort è più esteso e coinvolge molte variabili, di

cui alcune strettamente soggettive: temperatura

dell’aria, umidità relativa, velocità dell’aria, qualità

dell’aria (sensazioni olfattive), illuminazione, rumo-

re, attività metabolica, abbigliamento, oltre che

aspetti personali (età, sesso, cultura) e psicologici.

Oggi si dispone di strumenti e di metodi oggettivi

per quantificare, e non solo descrivere qualitati-

vamente, il livello di comfort di un ambiente

1

. Agli

effetti del comfort - inteso in senso strettamente

termico, senza perciò prendere in considerazione

fattori quali sensazioni olfattive, luci e rumori - è

rilevante la Norma EN ISO 7730, apparsa per la

soluzioni radianti Giacomini per guidare il profes-

sionista nella scelta accurata dell’impianto più

adatto, sia per le nuove costruzioni, sia per le co-

struzioni esistenti, mediante opportuni interventi

di riqualificazione energetica.

prima volta nel 1994 e successivamente integra-

ta

2

. Per la valutazione numerica delle condizioni

ambientali a cui corrispondono sensazioni di be-

nessere termico si è ricorsi a sperimentazioni di

tipo statistico, valutando il grado di soddisfazione

di gruppi di persone all’interno di ambienti varia-

mente climatizzati.

In estrema sintesi, l’indice globale del comfort

termico è rappresentato dall’indicatore della Per-

centuale Prevista di Insoddisfatti (PPD) messo in

relazione con il Voto Medio Previsto (PMV) con cui

viene espresso il grado di benessere termico av-

vertito dal campione di persone.

Oltre a questo indice principale, la Norma prende in

considerazione i fattori responsabili del discomfort

locale:

– le correnti d’aria (DR % - Draught Rate)

– il gradiente verticale di temperatura

– l’asimmetria radiante

– la temperatura del pavimento

Vengono distinte tre categorie di comfort termico

A, B e C: la tabella seguente riassume la valuta-

zione del comfort secondo UNI EN ISO 7730:2006.

1 Le Norme di riferimento sono:

• EN ISO 7730: Analytical determination and interpretation of thermal comfort using calculation of the PMV and PPD

• EN 15251: Criteria for the Indoor Environment including thermal, indoor air quality, light and noise

• EN 13779: Ventilation for non-residential buildings. Performance requirements for ventilation and room conditioning systems

2 UNI EN ISO 7730:2006, Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale

PMV

-3

-2

-1

0 - Neutro

1

2

3

molto

freddo

poco

poco

caldo

molto

freddo

freddo

caldo

caldo

Capitolo 1

Principi base e benefici dei pavimenti radianti