tamento di energia da fonti rinnovabili, fruibilità
degli spazi, sono tutti risvolti positivi che rendo-
no “l’impianto invisibile” sempre più diffuso nella
nuova costruzione come nella ristrutturazione.
Nei prossimi capitoli saranno presentate le varie
Per definizione, una persona si trova in stato di
benessere - o, con espressione ormai comune, di
comfort - quando non percepisce nessun tipo di
sensazione fastidiosa ed è quindi in una condizio-
ne di neutralità assoluta rispetto all’ambiente cir-
costante.
Quando si pensa al concetto di comfort di un am-
biente climatizzato è frequente osservare che il
pensiero va subito a focalizzarsi sulle sensazioni di
caldo, di freddo e di umidità. Tuttavia, il concetto di
comfort è più esteso e coinvolge molte variabili, di
cui alcune strettamente soggettive: temperatura
dell’aria, umidità relativa, velocità dell’aria, qualità
dell’aria (sensazioni olfattive), illuminazione, rumo-
re, attività metabolica, abbigliamento, oltre che
aspetti personali (età, sesso, cultura) e psicologici.
Oggi si dispone di strumenti e di metodi oggettivi
per quantificare, e non solo descrivere qualitati-
vamente, il livello di comfort di un ambiente
1
. Agli
effetti del comfort - inteso in senso strettamente
termico, senza perciò prendere in considerazione
fattori quali sensazioni olfattive, luci e rumori - è
rilevante la Norma EN ISO 7730, apparsa per la
soluzioni radianti Giacomini per guidare il profes-
sionista nella scelta accurata dell’impianto più
adatto, sia per le nuove costruzioni, sia per le co-
struzioni esistenti, mediante opportuni interventi
di riqualificazione energetica.
prima volta nel 1994 e successivamente integra-
ta
2
. Per la valutazione numerica delle condizioni
ambientali a cui corrispondono sensazioni di be-
nessere termico si è ricorsi a sperimentazioni di
tipo statistico, valutando il grado di soddisfazione
di gruppi di persone all’interno di ambienti varia-
mente climatizzati.
In estrema sintesi, l’indice globale del comfort
termico è rappresentato dall’indicatore della Per-
centuale Prevista di Insoddisfatti (PPD) messo in
relazione con il Voto Medio Previsto (PMV) con cui
viene espresso il grado di benessere termico av-
vertito dal campione di persone.
Oltre a questo indice principale, la Norma prende in
considerazione i fattori responsabili del discomfort
locale:
– le correnti d’aria (DR % - Draught Rate)
– il gradiente verticale di temperatura
– l’asimmetria radiante
– la temperatura del pavimento
Vengono distinte tre categorie di comfort termico
A, B e C: la tabella seguente riassume la valuta-
zione del comfort secondo UNI EN ISO 7730:2006.
1 Le Norme di riferimento sono:
• EN ISO 7730: Analytical determination and interpretation of thermal comfort using calculation of the PMV and PPD
• EN 15251: Criteria for the Indoor Environment including thermal, indoor air quality, light and noise
• EN 13779: Ventilation for non-residential buildings. Performance requirements for ventilation and room conditioning systems
2 UNI EN ISO 7730:2006, Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale
-3
-2
-1
0 - Neutro
1
2
3
molto
freddo
poco
poco
caldo
molto
freddo
freddo
caldo
caldo
Capitolo 1
Principi base e benefici dei pavimenti radianti